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Perché questo blog?

Nell’Agosto del 2018 a Palazzolo Acreide, durante la nona edizione del Sincero Festival, una cantante londinese dalla bellissima voce leggeva la mano a chi lo desiderava.

Anch’io lo desiderai e mi disse che avrei dovuto aprire un blog perché dovevo permettere agli altri di condividere ciò che avevo dentro.

Non lo feci.

D’altronde avevo continuato a non farlo da diversi anni, da quando amici o conoscenti mi suggerivano la medesima ipotesi.

Beh, mi sono stancato a perseverare nel rifiuto e nella sottrazione.

Non sono mai stato tutto d’un pezzo e questa è la riprova che se insisti per dieci anni alla fine puoi riuscire a farmi cambiare idea.

Perché la panchina? E’ la panchina del Giardino Inglese di Palermo dove mi sono addormentato e dove al risveglio ho scritto, per l’appunto, “Ho dormito sulla panchina di un parco”.

E’ la panchina della fine del lungomare di Cefalù dove leggo e trovo la pace.

E’ stata una panchina di Piazza Indipendenza a Firenze, quella di Plaza Alameda de Hércules di Siviglia e sono state tutte le panchine dove mi sono seduto o disteso.

Adoro le panchine, adoro condividerle ma anche viverle da solo.

Una panchina ha un potenziale aggregativo importante, ci si potrebbero sedere persone che non si conoscono ma non succede spesso, anzi praticamente mai.

In una panchina ci si rilassa, ci si riposa.

Una panchina fa rallentare per pochi minuti o per un tempo del quale ci si dimentica.

Siamo tutti un po più saggi quando incontriamo una panchina.

Beh non tutti, non esageriamo..

Insomma, vi invito a sedervi con me.

Francesco

ps: questo blog rientra nella piattaforma https://noblogs.org/, progetto del Collettivo Autistici/Inventati nel cui sito trovate relativi manifesto e policy https://www.autistici.org/