La vita è una fottuta
In realtà doveva essere
La fottuta, un romanzo a quattro mani
Così doveva essere
ma c’è poco da romanzare
Si nasce da una fottuta
e si cresce tra una fottuta e l’altra
E anche quando non c’è
lei è sempre lì, dietro l’angolo
E alla fine si muore
dopo una media di 1492 – 1947 fottute
Fottuta più, fottuta meno
Nel mezzo tante scelte da fare
Come vivere?
Cosa è giusto?
Come campare?
E capire,cercare di capire
con le parole,capire
E pensare, a come capire
a cosa dire, col pensiero
libero, a caccia delle verità
A caccia del senso
dei sensi e dei sensi di colpa
Una fatica immane
permane ogni giorno
L’io e l’io degli altri
che se ne fottono
E spesso pure il mio io
della fottuta se ne fotte
Ma non ci riesce sempre
perché si sente la gente parlare
a voce alta di lavoro
Va bene qualsiasi cosa
con i tempi che corrono!
O con un sottofondo costante
abusano di stereotipi
I prezzi delle cose, delle case
Un tempo con la lira!
A Milano non ci stanno più i milanesi!
A Torino non ci stanno più i torinesi!
In Svizzera funziona tutto!
e Bisogna fare sacrifici!
E io mi sento fottuto
e loro mi sembrano pazzi
Sono pazzi, anzi no
Sono posseduti
Li hanno fottuti e non lo sanno
E allora ripiegano
sulle loro comfort zone
sulle ferie e su altre cazzate
E io mi sento davvero fottuto
perché questa poesia è una frittata
e la vita è una fottuta
Posted: Giugno 24th, 2020 under Poesia.