Tachipirina
E giunse all’improvviso
anche il maledetto mal di denti
Ci penso io! disse una spavalda Tachipirina
Resistetti al dolore
poi mi misi sull’attenti
poiché arriva sempre un momento
in cui al dolore ci si inchina
Sorpresa!
Non poté la spavalda porre fine
alla notte bianca
a braccetto col mattino
nero di noia
svogliatamente fatto a fettine
E ci volle del buon whisky
adatto ad ogni teatrino
Sciacqui alla bocca, a pieno palato rimpianto alla gola
Ci vuol coraggio e feconda follia
ad apprezzar della vita fallita sconfitta degli altri, il gusto
Rivelarsi può una ribelle mola
imprevista occasione per mischiare
al dolore un sapore migliore
un sapore più giusto.
Ci vuol fortuna ad essere pigri
e strafottenti, imprevedibili
e nullatenenti
Perché si è tutti prigionieri
della vita ma molti onnipotenti
e pochi degni della solitudine
Pochi liberi nello spirito
che poco hanno da perdere
se non di essere perdenti
E vale nulla l’altrui vittoria
se non madre del dubbio
o di inquietudine
Non ne posso parlare
la parola mi appare felina
indomabile e graffia
più chi la scrive che chi l’ascolta
E la poesia è un avvenente gabbia
dove nasce una pianta
che giocosa uccide chi l’annaffia
perché vuole solo travestirsi
di sbarre scritte ad arte
e figlie della rabbia
Ma io posso ancora sprofondare nelle innocenze dei peccati
Ignavi e accidiosi io vi sono compagno!
Nemiche ci sono le morali
vecchie e nuove, precostituite
da chi dice la cosa giusta
nei momenti sbagliati
Non lo sanno che sono loro i casi
e noi gli imperfetti
e incomprensibili
noi gli Umani!
Posted: Luglio 3rd, 2020 under Poesia.