Il bello, il brutto e Milano
Ma che minchia ci fanno
le macchine sui marciapiedi?
Ma che belli tutti questi palazzi
zona Primaticcio Bande nere
Dicono che ci viveva la madre
di uno importante, uno potente
E per questo non vi è più il Degrado
Chissà se è vero
Ma qui il mito del Decoro
sembra aver vinto
E molti ne vivono all’ombra
Nei residence con scale abcdef..
Chissà a quale lettera arrivano
Portieri che scendono in strada
per la spazzata delle foglie
le foglie morte, figlie d’autunno
Dai primi secondi terzi quarti
quinti sesti settimi ottavi noni
piani, veloci escono lavoratori
e gente che produce
gente che esce presto
avvolta dal freddo
Però.. però Milano non è brutta
Nonostante quelli a testa bassa
sul cellulare, nelle metro
E nonostante quelli a testa bassa
per strada, con i cani a testa alta
Ma non fa così tanto freddo
e se ascolti Jannacci
Milano è bella
e la nebbia è bella
e il sabato pomeriggio è bello
così triste, così vuoto
Si, Milano sei bella
e le tue donne così adulte
Come quell’infermiera, Samantha
che mi rimise in piedi
O come quell’altra, sposata
che vengo a cercare ogni sei mesi
È siciliana ma ormai ti appartiene
E gli scoiattoli del mattino
chissà dove dormono la notte
Poi la domenica deserta
strade deserte, ospedale deserto
la nebbia così nebbia
E le luci della sera
sembra un film di Orson Welles
E i locali dove si beve a 5-6 euro
Chissà quanta gente ci conoscerei
Sembri proprio bella, Milano
Posted: Luglio 3rd, 2020 under Poesia.