Amici, conoscenti, sconosciuti.
Eccolo dicembre, sempre vestito di rosso. Gran traffico, preparativi, corse agli acquisti, buon natale, buon anno. A te e famiglia. Il festival degli auguri più finti, retorici e svuotati di senso tra tutti gli auguri. Pace e serenità per pochi, salute e prosperità per chi se le può permettere. Luci e botti sempre, ma quest’anno di più. La Panchina si accoda alle usanze e rivolge un augurio di Pace mondiale, anzi no un auspicio, anzi no un caloroso appello. Ad amici, conoscenti e sconosciuti. Di tutti gli stati, di tutto il mondo.
Amici, conoscenti, sconosciuti
non permettiate che i vostri figli scelgano le forze armate.
Potrebbero dover picchiare anziani, donne, studenti
uomini a mani nude e alzate, manifestanti arrabbiati ma nel giusto.
Potrebbero dover neutralizzare, colpire, sparare, uccidere
bombardare, trucidare, sterminare.
Depistare per ragioni di stato,
deviare o essere deviati per ordini dall’alto.
Dovrebbero, ogni giorno, armarsi
di potere e doverci fare qualcosa, anche nulla
ma averlo sempre sul petto e in tasca, nel corpo e nella mente.
Amici, conoscenti, sconosciuti
non permettiate che i vostri figli scelgano le forze armate.
Posted: Dicembre 2nd, 2024 under Poesia.