E poi
Stamattina ho pensato di poterlo fare
di fare svariati chilometri
non so quanti
A piedi,come Forrest Gump
da San Martino delle Scale a Palermo
Riempiendomi gli occhi di limoni
mandarini, aranci, ulivi e cani mansi
strade anonime
o siglate SM più numero
case e terreni da invidiare
o ecomostri
Poi un misto di stanchezza immediata
paura di non farcela, paranoie
mi hanno suggerito di poterlo fare
a far prima con l’autostop.
E poi mi ha imbarcato
una autolinea Giordano
la San Martino 2
E fino a Monreale
due anziani davanti a me
si sono rivolti la parola
da un sedile all’altro.
E poi a Monreale prendo la linea Amat numero 389
E me la godo con Rock Fort Rock
degli Skatalites
nell’inferno
di quell’infinita via videogioco
che è Corso Calatafimi
Risucchiata dal caos a quattro ruote
piena di tutte quelle perverse sfumature del commercio
“Sigarette elettroniche”
“Tutto un euro”
Immobili commesse,tenere e tristi
nei negozi vuoti
E giovani manovali, cupi in volto
con dei furgoncini
per il carico del cartone
Chissà se sono piccoli campioni
in terza categoria
E poi arrivo a Piazza Indipendenza
taglio per Corso Tukory
Un altro inferno
con le sue piacevoli sorprese
Donna popolana dagli occhi chiari
il rossetto superfluo
le guance rosse
il capello sofferente
e i sacchi della spesa
A scuola ti avranno sognato in tanti
Adesso hai tre figli
e le rughe precoci
Spero ti sia lieve tuo marito
e che la televisione ti basti
Arrivo alla giostra della centrale
E poi, prendo il treno per Cefalù
Posted: Luglio 3rd, 2020 under Poesia.