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Per caso, all’ultima spiaggia.

Di recente, per caso, ho ascoltato un brano di Neil Young, On the beach, tratto dall’omonimo album pubblicato nel 1974. Non ricordo come ci sia arrivato, forse dopo aver letto un articolo, una recensione, qualcosa che ricordasse questo disco a mezzo secolo di distanza. La canzone, come un po’ tutto l’album, è caratterizzata da un blues malinconico e quella che segue è la prima strofa.

Il mondo sta girando, spero non rotoli via/ Il mondo sta girando, spero non rotoli via/ Tutti i miei quadri stanno cadendo dal muro dove li ho appesi ieri/ Il mondo sta girando, spero non rotoli via.

Per caso poi ho scoperto che Young si ispirò a un film del 1959 basato sulla terza guerra mondiale e sulla progressiva estinzione del genere umano a seguito dell’uso delle armi atomiche.

L’ultima spiaggia (On the Beach), prodotto e diretto da Stanley Kramer, interpretato da Gregory Peck, Anthony Perkins, Fred Astaire e Ava Gardner, tratto dall’omonimo romanzo distopico del 1957 dello scrittore anglo-australiano Nevil Shute.

A quanto pare il titolo del film ha dato origine al modo di dire “essere (o trovarsi) all’ultima spiaggia”.

“Chi crede l’abbia cominciata la guerra?” chiede un marinaio a Fred Astaire alias Dott. Julian Osborne, fisico nucleare.

“Albert Einstein.”

“Lei scherza?”

“Volete sapere chi credo che l’abbia cominciata?”

“Già.”

“Perché?”

“Beh, lei è un sapiente no?”

“Chi l’avrebbe mai creduto che il genere umano fosse tanto stupido da cancellare sé stesso dalla faccia della terra.”

“Io non posso crederlo neanche ora”, aggiunge Anthony Perkins alias Tenente di vascello Peter Holmes, col pensiero rivolto alla moglie e alla figlia neonata.

“Noi non volevamo la guerra, non l’abbiamo cominciata. Andiamo su, com’è cominciata?”, incalza un Luogotenente.

“Il guaio è che volete una risposta semplice e nessuno può darvela. È cominciata quando si accettò il principio idiota che la pace potesse essere mantenuta affidando la propria difesa ad armi che non si potevano usare senza commettere un suicidio. Tutti avevano le bombe atomiche, le controbombe, le controcontrobombe. Non siamo più riusciti a controllare tutte questi ordigni. Io lo so, li ho costruiti. Dio mi perdoni! In qualche posto, in qualche povero Cristo mentre guardavo lo schermo radar ho creduto di vedere qualcosa. Se avessi esitato un millesimo di secondo il suo paese sarebbe stato spazzato via così premetti un pulsante e il mondo impazzì.”

Così, ma non per caso, l’umanità si trovò all’ultima spiaggia.